Un perfetto esempio di borghesia illuministica di primo Novecento in Italia quando l'industriale cotoniero Crespi era sì il padrone ma anche il filantropo, rappresentante di una classe che si ispirava a una dottrina sociale che lo vedeva impegnato a tutelare la vita dei propri operai dentro e fuori la fabbrica.
Dal 1995 il Villaggio operaio di Crespi è inserito nella Lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
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