Sul fianco dell’alta Val Bisagno si sviluppa una delle opere medioevali meglio conservate della storia della Repubblica di Genova. Si tratta dell’antico acquedotto che risale, in parte, all’ XI secolo e che per secoli ha rifornito d’acqua le ville i lavatoi, le fontane ed i pozzi della nostra città. Il percorso è molto interessante perché si sviluppa lungo il tracciato in pietra del canale che portava l’acqua con diversi manufatti antichi: filtri, cippi, ponti e gallerie. Percorreremo la seconda parte dell’acquedotto (la prima la abbiamo percorsa nel marzo dello scorso anno) da Molassana per la valletta del Cicala a Staglieno. Lasciandosi alle spalle il maestoso ponte canale sul Geirato, il tracciato dell’antico acquedotto si sviluppa sinuoso sul fianco destro della Val Bisagno: numerosi sono i piccoli ponti che permisero di scavalcare i corsi d’acqua fino alla storica presa di Trensasco. Superato l’omonimo torrente ci si inoltra nella incontaminata valle del Cicala con bellissime vedute sui Forti storici e si raggiunge la zona soprastante Staglieno. Il tracciato si snoda sul fianco destro della val Bisagno ai margini della città. Lungo il percorso si alternano tratti nel bosco o tra le fasce coltivate a piccoli tratti tra le ultime case in un ambiente che unisce il passato ai tempi d’oggi.
Allegato | Dimensione |
---|---|
programma dettagliato Acquedotto Genova.pdf [3] | 192.77 KB |
Links:
[1] https://www.camminalento.com/sites/default/files/acquedotto genova.jpeg
[2] mailto:info@camminalento.com
[3] https://www.camminalento.com/sites/default/files/programma dettagliato Acquedotto Genova_0.pdf